domenica 16 ottobre 2011

L'Amore Libero, ovvero l'Amore ai tempi della ragione che viene prima della passione.

La Decadenza umana, per sua stessa natura, si ritorce sempre contro sé stessa: la storia è costeggiata di Rivoluzioni eseguite da uomini della Decadenza che hanno sostituito altri uomini della Decadenza; a combattere i valori moderni sono sempre stati solo quella ristretta ed inutile razza di illusi, romantici e idioti che il mondo ha sempre visto come malati mentali da tenere in vita solo perché divertenti.

Nulla di diverso si può dire del movimento Hippie; quel movimento che in nome di un mondo unito sotto i valori della pace sociale Orwelliana, della razionalità integrale, del materialismo produttivo e dell'appiattimento di ogni differenza o varietà degli esseri umani si proponeva di combattere la borghesia americana, la classe sociale dell'utilitarismo e della ragione scientifica. Insomma, è sempre e solo la Dea Ragione ad essere la vincitrice; quale che sia la sua faccia.

Particolari problemi questa Dea trova quando tenta di uscire da ciò che non è di sua competenza: quando Kant si trovò davanti la metafisica stabilì che essa non era certo di competenza dell'Illuminista. Molto meno maturo fu il comportamento dei filosofi libertini, che pretesero di creare una nuova concezione di amore secondo la cultura materialista/razionalista dell'epoca.
Stessa concezione sarà ripresa nel XX Secolo dal suddetto movimento Hippie con l'idea del Free Love.

In cosa consiste questo Free Love? Semplicemente in un nuovo tipo di amore che sia perfettamente libero dai "vincoli", eh già, questi malefici "vincoli" così retrogradi, demodé ed oscenamente cattolici!

Il primo vincolo che era da abbattere, era quello dell'esclusività della coppia: l'amore di una persona non doveva limitarsi al tradizionale e demodé attaccamento ad una sola persona ma a tutta la comune; e perché no a tutto il mondo. Una donna che avesse un milione di amanti non doveva più subire le etichette retrograde di donna facile.

Le argomentazioni secondo gli Hippie? Semplicemente, pensandoci bene: questo modus vivendi è sicuramente più comodo che vivere attacandosi a qualcuno ed autodistruggersi come un novello Werther per una persona. Il sogno degli Hippie era proprio questo: distruggere tutti i vincoli sociali irrazionali, peso delle economie passate, e creare un mondo amministrato in maniera totalmente razionale che eliminasse ogni tipo di dolore.

Sfortunatamente, quella ristretta ed inutile razza di illusi, romantici e idioti non è d'accordo; e preferisce sicuramente personaggi stupidamente turbolenti ed autodistruttivi come il già citato Werther, come Heathcliff o come Andrea Sperelli piuttosto che glorificare lo stile di vita di coloro che controllano le proprie passioni con le redini della ragione.

Ora, parlando seriamente, questa non è propriamente una critica che io muovo; sarebbe stupido portare avanti una battaglia a cui nessuno darà peso, sopratutto se è la battaglia di chi sta dalla parte del torto.
Piuttosto posso parlare di uno sfogo, di uno sfogo contro questi valori di razionalità e materialismo che sono perfettamente penetrati all'interno della nostra società, e gli esempi per dimostrarlo sono infiniti.
Finché nella mente umana esisterà un minimo di umanità i miei nemici non vinceranno mai, mi spaventa solo il notare come in nome della freddezza materiale ogni briciolo di umanità possa essere distrutto.